Progetto Clerville

Copertina della Guida Turistica di Clerville
Copertina della Guida Turistica di Clerville

Comunicato stampa

Le avventure di Diabolik si svolgono in un mondo parallelo, simile ma non esattamente uguale al nostro. Si chiama Clerville, e là è normale incrociare una nera Jaguar E-type del ’62 senza subito pensare al Re del Terrore. In quella città ci sono più gioiellerie che ristoranti; più musei (specializzati in reperti preziosissimi) che palestre; più castelli (abitati da ricche e nobili famiglie) che banali condomini; più chilometri di fognature abbandonate e condotti sotterranei che di metropolitana. Laggiù l’indice di criminalità è altissimo, e non solo per merito di Diabolik. Se proprio ci tenete a conoscere Clerville, potete leggere attentamente i settecento episodi dedicati al “più grande criminale di tutti i tempi” oppure sfogliare questa guida turistica, che parla puntualmente di tutti – tutti! – i luoghi, le strade, le piazze, i locali, gli edifici pubblici e privati, i laghi, i fiumi, i paesi grandi e piccoli che hanno fatto da scenario alle avventure di Diabolik.
 
 
Guida Turistica di Clerville
Con all’interno un’inedita avventura a fumetti.
In allegato la mappa della città e dello Stato di Clerville.
96 pagine, Formato 12x21,.
Prezzo 16 euro.
Da novembre in tutte le fumetterie.




Un posto unico al mondo            
di Andrea Pasini

L’opera che avete per le mani è, per necessità di cose, un’opera dalla natura incerta. Non è una storia dello Stato di Clerville (anche se, qua e là, qualche informazione sul suo passato la trovate), non riesce a essere una completa guida turistica del Paese (anche se i box che la corredano offrono informazioni preziose per il viaggiatore) e non è un repertorio esauriente di tutte le attività che qui si svolgono (anche se la sezione dedicata alla città ne offre una rapida carrellata, agevolmente divisa per categorie).
Il fatto è che noi, di Clerville, da un lato sappiamo forse ancora troppo poco e dall’altro ciò che sappiamo un po’ ci
disorienta, perché Clerville, il suo Stato, la sua popolazione e società è vero che ci somigliano, ma non sono del tutto uguali a noi, al nostro modo di vivere. Questo scarto, fatto di tante differenze piccole e grandi, non ce la fa afferrare fino in fondo.
 
A spasso per Clerville
Dando un’occhiata alle vie riportate sulla mappa, viale Liberazione, piazza Indipendenza, via Nazionale, via dei Martiri, viale della Resistenza, viale della Vittoria, ci suggeriscono un passato prossimo di Clerville molto simile al nostro. Però sappiamo che non è del tutto così, basti pensare – per fare un esempio – a quanto, ancora oggi, la società di Clerville dia peso ai titoli nobiliari, anche se poi viale della Libertà (dove ha sede il Ministero degli Interni), piazza della Libertà e, soprattutto, via della Repubblica, ci dicono che comunque anche qui il tempo passa, portando con sé cambiamenti inevitabili (e viale del Progresso lo ribadisce).
Per il resto più di metà delle vie note di Cerville è dedicata a fiori, piante, alberi e arbusti. Tradendo, forse, un amore per la vita bucolica e creando un curioso contrasto con la grande metropoli internazionale che è diventata, col passare del tempo, la capitale.
 
Quattordici carceri, un solo cinema e cento gioiellieri
Clerville è sicuramente una delle capitali mondiali del lusso: alta moda, antiquariato e soprattutto gioiellerie (che qui troviamo più numerose perfino dei negozi di alimentari, e non è una battuta) giocano un ruolo chiave nell’aspetto della città. Clerville è un importante crocevia di scambi commerciali e transazioni finanziarie. Molte sono le banche ed è nodale, per l’economia del Paese, l’import/export di gioielli, pietre e metalli preziosi. Tutta questa ricchezza non ha saputo svilupparsi senza portare con sé una crescente criminalità. Una malavita, più o meno organizzata, che ha di certo la sua punta di diamante in Diabolik, celeberrimo criminale, e che ha generato a sua volta un inevitabile “indotto” fatto di aziende specializzate in sicurezza, di avvocati, di posti di polizia e di ben quattordici carceri presenti sul suolo cittadino (e almeno un’altra trentina la si conta in giro per il piccolo Stato).
Anche gli svaghi a noi possono sembrare un po’ sbilanciati: molti i locali notturni, night club e casinò rivolti, per lo più, a un pubblico di élite. Ottima la proposta teatrale e quella sportiva. Un solo cinema, l’Odeon, che non ci risulta neppure essere una multisala.
L’abitante di Clerville si trova così diviso tra un lusso spesso al di fuori della sua portata e una “questione sicurezza” sempre aperta; inoltre è quasi del tutto privo del conforto della religione (in tutta la città siamo riusciti a trovare, e un po’ a fatica, due sole chiese), non stupisce quindi che il cittadino ne esca un po’ scosso e non pensiamo sia un caso se un quarto delle strutture ospedaliere di Clerville è dedicato ai disturbi della psiche.
 
Ma nonostante tutte le sue contraddizioni e le differenze rispetto al nostro ideale di città e di Paese (e forse anche proprio per queste differenze e contraddizioni), Clerville è un meraviglioso luogo da visitare, un posto unico al mondo che ci sentiamo di consigliare senza riserve al viaggiatore e al turista curioso. Speriamo che questo libro, con la sua doppia natura, un po’ guida turistica, un po’ “pagine gialle”, possa essere un utile strumento per pianificare una vostra prossima vacanza e quindi un prezioso compagno di viaggio una volta arrivati...

Mappa Clerville story

 

Descrizione di come è nato ed in seguito portato avanti il nostro progetto secondo questa scaletta:

  1. Idea iniziale nata sulla ML di Diabolik
  2. Iniziale massiccia adesione da parte dei “listaioli” poi portata avanti da solo due “coraggiosi”
  3. Raccolta dati (vengono riletti gli albi e rilevati tutti quei dati ritenuti interessanti) aiutati da alcuni listaioli volenterosi.
  4. Ricerca di una zona d’Italia, considerata più adatta a “divenire” la nostra Clerville secondo le indicazioni ricevute da Mario (città principale a 100km circa dal mare, costa ad ovest,città né troppo grande ne troppo piccola, catena di monti attaccata alla parte nord della città) e relativa scelta della zona vicino a Pistoia come città campione.
  5. Prima realizzazione grafica della cartina dello Stato, partendo dalla cartina già pubblicata sullo speciale “Matrimonio in nero”, facendo attenzione alle distanze dai vari confini e dal mare. 
  6. Prima realizzazione della cartina della Città, considerando l’espansione che questa può aver avuto in quarant’anni, creando perciò una vecchia Clerville (quella degli anni ’60) ed una parte nuova della città (la Clerville attuale). Va puntualizzato che Clerville si è espansa in direzione sud-est, in quanto nella parte nord-ovest è circondata da colline e montagne (appena fuori città, raggiungibili in pochi minuti anche dal centro).  
  7. Successive modifiche alla cartina dello Stato, specialmente per quanto riguarda la parte Sud
  8. Divisione della città in diverse zone tenendo conto delle moderne esigenze urbanistiche.
  9. Dopo un anno e mezzo di lavoro a due, fondamentale è stato l’incontro con Cristian che col suo data base ci ha permesso di fare un importantissimo salto in avanti.
  10. Con i dati di Cristian, siamo stati in grado di inserire nelle due cartine i nomi delle varie località, delle strade, dei laghi fiumi ecc. Ogni singola località è stata inserita rispettando quanto apparso negli albi, nessuna città o nessuna strada è stata inserita a caso.
  11. I dati raccolti da Cristian ed un ulteriore controllo degli albi pubblicati, ci ha permess di individuare i cinque stati confinati dello Stato di Clerville: Beglait, Rennert, Ferland, Banglait e Wilburg da nord verso sud in senso orario).

 

 

Cartina Clerville story secondo Andrea Agati

Per gli appassionati di Diabolik che non lo sanno, ricordo che da molti anni su internet esiste una mailing list a lui dedicata, dove ogni giorno “addetti ai lavori”, collezionisti e semplici lettori si scambiano le loro impressioni sul mondo del Re del terrore.

Proprio su questa ML, nacque l’idea di realizzare una cartina di Clerville, la città di fantasia in cui opera il criminale “a fumetti” più famoso d’Italia.

Tutto iniziò con un messaggio apparso sulla ML di Diabolik mercoledi 11 aprile 2001.

11 aprile 2001 messaggio # 2564

Da tempo penso come sarebbe fare una visita a Clerville e poi spostarsi a
Ghenf!!! Tra i tanti progetti editoriali nuovi non sarebbe interessante una
"guida turistica ad i luoghi diabolici"?Magari con una bella mappa allegata!
Noi della mailing list potremmo incominciare ad individuare luoghi
particolari, negozi, musei, ecc. traendolo dalle nostre memorie
fumettistiche.In fondo in ML ci sono delle vere e proprie enciclopedie
diabolike(vero Lorenz?

Dryu

 

Questo breve messaggio, raccolse immediatamente i favori degli iscritti e poche ore dopo la sua apparizione in rete comparve un messaggio di risposta inviato nientepopodimeno che dal Direttore dell’Astorina:

11 aprile 2001

Caro Dryu, complimenti per l'idea. Devi sapere (ma non demoralizzarti:
quello che segue è un complimento) che Alfredo Castelli mi chiede da mesi di
organizzare la stessa cosa: una cartina di Clerville organizzata come una
cartina illustrata da manuale turistico. La cosa mi pareva un po'
difficoltosa, e non ho portato avanti l'idea... ma ora che arriva anche da
uno di voi, sono pronto a appoggiarla. Diabolikclub in testa, e-amici a
sostegno, l'Astorina che paga i collaboratori e la stampa.
Mettetevi d'accordo su tempi, modi e responsabili. Presentatemi un progetto
e un preventivo di costi e tempi. e la facciamo.
NON chiedetemi di lavorarci con voi, però: non ne ho il tempo!
Grazie dello stimolo (ragazzi: il nostro conttatto funziona diabolikamente!)
e a presto!Mario Gomboli

 

L’idea lanciata da Dryu era piaciuta un po’ a tutti, ma sapere che era piaciuta anche a Gomboli, creo un tale entusiasmo in lista che tutti aderirono al progetto, anche se ancora non era chiaro a nessuno, il modo in cui il lavoro dovesse essere affrontato, anche perché a tutti era chiaro che il lavoro fosse di una grandezza tale che sarebbe stato impossibile da portare avanti da una sola persona. In pratica però non è facile lavorare in gruppo, specialmente se il gruppo è composto da persone che abitano a centinaia di km fra loro e che inoltre non si conoscono neppure.

12 aprile 2001

.. l'idea mi piace. mi butto nel gruppo, l'unico problema (ma forse non lo
è) è come fare per lavorare in gruppo... che qualcuno tiri fuori un'idea,
visto che avete fantasia da spendere.

Giovanna

Non solo è un'ottima idea che può chiarire molte curiosità
dei lettori, ma servirebbe anche definire una geografia "diabolika"
ufficiale che eviterebbe incongruenze per il futuro. Sarebbe quindi anche
uno strumento utile per gli autori.
Credo che sarà veramente un'impresa titanica, comunque un elenco delle
storie svolte a Clerville si trova nell'enciclopedia di Paolo Ferriani
(aggiornata al però solo fino al 1995), comunque gli albi andranno
controllati quasi tutti, per capire se le altre città sono nello stato di
Clerville oppure no.
Ad esempio, mi chiedo come sia possibile
stabilire la forma sia della città (si estende in altezza, in larghezza o ha
un'espansione uniforme in entrambe le direzioni?) che dello stato (è
sicuramente una penisola, visto che Ghenf e altre città si affacciano sul
mare, ma per il resto non so). Tra l'altro, temo che troveremo molte
informazioni contraddittorie.

Ciao.
Rob Roberto Altariva

 


Il primo aiuto venne proprio da Mario Gomboli che il giorno seguente con un messaggio alla nazione suggerì:


12 aprile 2001
Vi serve un capocordata. Uno che raccolga tutte le segnalazioni e le ordini
(classificando palazzi istituzionali, musei, ville patrizie... ma anche
fiumi, ponti, laghi, parchi etc).
Raccolta la messe, servono le caratteristiche urbanistiche (questo è vicino
a quello ma lontano da quell'altro, c'è una metropolitana e un deposito di
autobus? etc). Poi si prende una cartina turistica (tipo turing, quelle con
i maggiori palazzi illustrati) e si prova a sistemare i pezzi sulla cartina
vera (PARIGI mi par troppo, forse) correggendo le inconguenze.
Poi si vede se funziona, si viene a Milano a mangiare con il Gomboli (offre
Diabolik) e si fa un bel contrattino.. eh eh.

Grazie anche al suggerimento di Mario, venne fuori l’idea di creare almeno due cartine, una dello Stato e una della città, in modo da poter inserire oltre a Clerville anche le altre località care ai lettori, a partire da Ghenf, la cittadina sul mare:

 

13 aprile 2001
Parto col dirvi che accetto con entusiasmo di partecipare al vostro progetto
sui "luoghi diabolici" e penso che, se fatto bene possa diventare una delle
opere diabolike più interessanti. Magari si potrebbe fare anche un breve
accenno alla cartina di tutto lo stato (si presuppone che Clerville sia la
città più importante dello stato omonimo), con le località citate nelle varie
avventure, creando una "cartina fisica" ed una "politica". Avremo così le città
sul mare (tipo Ghenf), quelle in collina (tipo Colle Verde, il paese di
Bettina) o di montagna (Picco del falco o Passo del gigante, tanto per citarne
due) o quelle nei dintorni di Clerville (a volte dai dialoghi si legge frasi
del tipo "va bene tra dieci minuti sarò a Clerville" quindi si possono
individuare facilmente i luoghi limitrofi). Penso che la parte più interessante sia forse la cartina delle strade di Clerville, dove appariranno i vari luoghi
diabolici. Seguendo le indicazioni che ci ha dato Mario, penso che la prima
cosa da fare, sia quella di creare un elenco con le avventure in cui
compare Clerville, di dividerci un tot di albi
ciascuno (dopo aver accertato in quanti saremmo a lavorare) e passargli al
setaccio uno ad uno. Poi potremmo provare a rimettere insieme il materiale
trovato magari sotto forma di elenco diviso per categorie (Banche, gioiellerie,
musei, ville, laboratori di pietre preziose, ecc..) stessa cosa per i luoghi
(cittadine vicine a Clerville, di montagna, collina, mare e laghi).Adesso mi fermo per due motivi, primo per non mettere troppa carne al
fuoco secondo perchè queste sono solo le mie idee e aspetto di sentire anche le
vostre.

Walter Dorian

 

Avuti i primi suggerimenti, diversi iscritti alla ML si offrirono volontari per iniziare il lavoro di ricerca sugli albi, un lavoro che avrebbe dovuto portare alla raccolta di tutti i dati necessari alla realizzazione delle due cartine. Un messaggio del 14 aprile riassumeva quali dati andavano trovati negli albi

 

 

14 aprile 2001

Cari ragazzi,
la possibilità di 'fare' una cosa per Diabolik è intrigante. Se poi è
d'accordo anche Castelli magari finiiamo col fare una cosa epocale (modestia
per modestia...). Devo dire che non ho la più pallida idea di come si faccia
una carta topografica, però visto che ho del tempo provo a mettere ordine
tra le cose che sono state dette.

Walter Dorian che ci si può organizzare così:

STATO DI CLERVILLE

- Accenno alla cartina di tutto lo stato (si presuppone che Clerville sia la
città più importante dello stato omonimo) con le località citate nelle varie
avventure, creando una "cartina fisica" ed una "politica".

La cartina conterrebbe:

- città sul mare (tipo Ghenf),
- città in collina (tipo Colle Verde, il paese di Bettina)
- città di montagna (Picco del falco o Passo del gigante, tanto per citarne
due)
- città vicino Clerville (Paesi? frazioni?)
- quelle nei dintorni di Clerville (a volte dai dialoghi si legge frasi del
tipo "va bene tra dieci minuti sarò a Clerville" quindi si possono
individuare facilmente i luoghi limitrofi).


CITTA' DI CLERVILLE

Attività da compiere

- Elenco di albi in cui appare Clerville città
- Divisione di albi
- Incrocio di dati per categorie (Banche, gioiellerie, musei, ville,
laboratori di pietre preziose, ecc..)
- stessa cosa per i luoghi (cittadine vicine a Clerville, di montagna,
collina, mare e laghi).

A presto
Roberto Salerno

 

Quando le sorelle Giussani scrissero le prime sceneggiature delle storie di Diabolik non a caso scelsero di usare come teatro delle imprese del loro eroe, una città di fantasia. Grazie a questa loro scelta potevano muoversi come più gli faceva comodo, ogni volta che serviva un lago loro ce lo mettevano, se serviva una montagna a pochi minuti dal centro ne ideavano una appositamente. Questo senz’altro facilitava il loro lavoro, ma ciò ha creato anche molte incougruenze che sono apparse evidenti fin dal primo momento a chi cercava i dati per la cartina. Clerville una volta era a pochi km dal mare, a volte lontanissima, a volte addirittura si affacciava sul mare.

 

17 aprile 2001

Ciao a tutti,
ho iniziato ad occuparmi del progetto Clerville e purtroppo ho notato delle
contraddizioni: nei primi albi di Dk vi sono numerosi riferimenti alla Francia,
tanto che in alcune occasioni viene nominato il porto di Marsiglia. In seguito
i riferimenti geografici vanno scemando e Clerville viene posizionata in una
zona prealpina, con uno sbocco sul mare e con vari laghi.

Io mi sono già messa la lavoro!
Ciao!
Giovanna

 

Ogni tanto Mario ritornava sull’argomento, cercando di venire in aiuto per cercare di sbrogliare alcune matasse e spronando i partecipanti a non mollare:

18 aprile 2001

----------Bene, benissimo. Vi vedo in pista, e questo è formidabile!
Interverrò nel merito più avanti - non voglio intromettermi - ma alcune
precisazioni vanno fatte al volo.
1 - COSA DIVENTERA' TUTTO QUESTO LAVORO?
Se viene bene - e ci conto - diventerà un poster. Una grande cartina tipo
turistico, da appendere in redazione, in camera, o da tenere piegata in
tasca... Come detto, se l'operazione andrà a buon fine i vostri sforzi
saranno compensati da Astorina: sto pensando a qualcosa di eccezionalmente
kikkoso. Come pure detto, se l'operazione NON dovesse andare a buon fine i
vostri sforzi saranno cmq compensati da Astorina: sto pensando a qualcosa di
dignitosamente kikkoso.
2 - carta geopolitica
Mi piace la doppia cartina: stato di Clerville e Clerville città. Non mi
pare che Ghenf dia abbastanza spunti per meritare una mappa tutta sua.
Invece non starei a impegolarmi - nei vostri panni - nella redazione di un
organigramma politico: mi pare un po' noioso e poco significativo.
3 - le contraddizioni
Vanno ovviamente trovate (è molto intrigante), magari giustificate (la
sparizione dello staterello tra Clerville e Beglait può essere conseguenza
della rivoluzione beglaitiana?). Quelle più marchiane ci obbligheranno a
scelte "logiche" o "storiche".
4 - città vere
Nei primi numeri, Diabolik si muoveva dichiaratamente in Francia, tra Parigi
e Marsiglia. Come raccontava Luciana, i disegnatori dell'epoca disegnavano
cmq sempre Cinisello Balsamo (MI) alternativamente con porto o fiume. E alla
richiesta di una Tour Eiffel rispondevano schizzando un traliccio dell'Enel.
Così, per evitare difficoltà (e anche per potersi muovere liberamente nelle
storie, aggiungendo laghi o colline o zone sismiche anche laddove, nella
realtà geografica francese, non esistevano) le sorelle decisero di
ambientare le avventure in un Paese di fantasia (salvando comunque
un'allusione: Clerville = Ville lumiere = Parigi), senza condizionamenti
reali. Quindi possiamo/potete, nella nostra/vostra cartografia, ignorare i
primissimi albetti.
5 - Non dimenticate la prigione di ASEN! (= "asino", in milanese: una scelta
ironica o una coincidenza? Boh?)
Buon lavoro e un ritardato buona paskua a tutti.
Mario Gomboli

Dopo il prevedibile entusiasmo iniziale il lavoro, per altro noioso, della ricerca sui vari albi, procedeva sempre più a rilento e quasi un anno dopo idati raccolti non erano molti. Chi aveva ipotizzato un lavoro titanico aveva ragione, chi aveva ipotizzato che sarebbero nate molte incongruenze aveva più che ragione, chi aveva ipotizzato che in tanti avrebbero abbandonato il lavoro ci aveva preso in pieno!!

Dopo un anno dall’idea lanciata in lista da Dryu, a proseguire il lavoro eravamo rimasti per l’appunto solo io e lui!! I dati raccolti erano abbastanza, quelli sufficientemente completi pochissimi. Nonostante le indicazioni apparse in lista, eravamo in possesso solo di un grosso elenco di località   diabolike, ed i relativi albi in cui erano apparse, ma solo una minima parte di queste località avevano vicino le indicazioni che ci avrebbero poi permesso di andare a posizionarle sulla cartina (ad esempio era stata trovata la località di Selburg, ma ci veniva detto solo in quale albo essa era comparsa, senza specificare se si trattava di una località di mare, collina o montagna e neppure se fosse una località estera o dello stato di Clerville).A questo punto decidemmo di iniziare la parte grafica del lavoro, sperando che nel frattempo arrivassero finalmente i dati completi. Io e Dryu ci dividemmo i compiti, io dovevo realizzare la cartina dello Stato lui della città. Come punto di partenza pensammo fosse utile individuare una città d’Italia con caratteristiche simili a  Clerville. La città da trovare non doveva essere troppo grande troppo piccola, doveva essere all’interno ma non troppo distante dal mare (che doveva essere ad Ovest), doveva avere montagne abbastanza alte ma appena fuori dalla città (meglio se a nord dato che questo era stato citato spesso sugli albi), doveva essere attraversata da un fiume. Dopo una prima scelta fra una decina di città, ed aver visionato le relative carte topografiche la scelta è caduta sulla città di Pistoia, in realtà un po’ piccola per essere una Clerville del terzo millennio, ma facilmente “adattabile”.La caratteristica principale di Pistoia è quella di avere il centro storico a pochi minuti dalle montagne, si trova a circa 70 km dal mare, ha un lunghissimo viale cittadino (il viale dei Platani o dei Tigli di Clerville) ed è attraversata da un fiume. Come ho già detto, si tratta di una città un po’ piccola per essere la nostra Clerville ma la sua vicinanza con Prato fa si che unendo le due città venga fuori la città ideale per noi. La città di Pistoia è l’ideale per rappresentare la vecchia Clerville, quella apparsa negli albi degli anni ‘60 prima che subisse la trasformazione che le varie città hanno subito negli ultimi quarant’anni. Clerville/Pistoia è circondata da montagne e colline pertanto la sua espansione territoriale avviene quasi obbligatoriamente in direzione sud-est, in direzione Prato appunto, quindi nella direzione ideale per poter realizzare una cartina partendo da una base concreta. Iniziammo il lavoro proprio rilevando una parte della cartina della zona Pistoia Prato, adattando successivamente la città alle nostre esigenze. Ci restava molto semplice poter lavorare su una zona realmente esistente e in più vicina a casa mia, infatti potevamo controllare se nostra idea ritrovasse riscontro anche nella realtà. Una mattina con la mia auto ho cronometrato quanto ci mettevo a raggiungere dal centro della città, la strada che porta all’Abetone (montagna di quasi 2000 metri con stazione sciistica). Un altro giorno ho fatto una prova per vedere quanto tempo avrei impiegato dal centro, a raggiungere la zona in cui avevamo deciso di mettere l’aeroporto.   Più che il lavoro andava avanti e più che io e Dryu eravamo convinti di quanto fosse azzeccata la scelta fatta. (Non avevi fatto anche delle foto da mandarea Dryu? Se si ne potremmo mettere un paio!) Dopo una prima parte di lavoro basata sulla raccolta dei dati della città e le relative distanze da certe località ( che poi per noi avrebbero rappresentato la distanza da Ghenf, dal confine di Stato più vicino, dal mare ecc.), siamo passati a realizzare il primo disegno delle due cartine. Una volta finiti i due disegni li facemmo vedere a Mario Gomboli il quale ci disse che il lavoro era partito bene, con piccole correzioni si poteva ottenere un buon lavoro. La cartina della città andava abbastanza bene, quella dello Stato andava un po’ corretta nella parte a sud, dove andava un po’ troppo a stringere ricordando molto la Toscana (alla quale ci eravamo ispirati). Il consiglio di Mario fu quello di allargare un po’ la parte in basso dello Stato, in modo da renderlo più quadrato o esagonale (tipo la Francia per intendersi). Naturalmente tutti e tre sapevamo che quei primi disegni sarebbero stati solo indicativi e che le modifiche importanti sarebbero arrivate, solo più avanti quando avremmo avuto in mano tutti i dati di tutte le località apparse sugli albi. Noi speravamo che presentando il disegno delle due cartine, gli iscritti alla ML, ritrovassero quell’entusiasmo iniziale e che con il loro aiuto avremmo potuto portare avanti il lavoro in poco tempo. Nel Marzo del 2003 ( cioè oltre due anni dopo dall’idea lanciata da Dryu) inviammo un messaggio in lista, dicendo che la parte grafica del lavoro era già stata fatta, che però mancavano i dati COMPLETI sulle località apparse sugli albi e cercavamo volontari che ci potessero aiutare. Nel giro di pochi giorni molti ci chiesero informazioni sugli albi che ancora mancavano e molti erano pronti ad aiutarci nuovamente. Dopo pochi giorni io e Dryu ricevemmo una e-mail da Cristian Rendina, un un ragazzo che si era iscritto non da molto alla ML di Diabolik. Cristian ci informava che aveva creato un data base con quasi tutte le località apparse sugli albi di Diabolik, ci spiegava che lui leggendo Diabolik, da anni appuntava i vari luoghi che comparivano nella speranza di chiarirsi le idee sulla conformazione dello Stato di Clerville. Voleva in pratica ricostruire una carta dello stato. Credeva infatti che all’Astorina venisse seguita almeno approssimativamente una cartina ma, scoperto che non era così, abbandonò l’idea di disegnare una carta a causa delle troppe incognite. Continuò comunque a catalogare le informazioni degli albi man mano che li leggeva e, quando lesse del progetto di realizzare la cartina, proposto in lista, pensò di aiutare mettendo a disposizione le informazioni che aveva raccolto. Appena visto cosa conteneva il file che Cristian ci aveva inviato, io e Dryu quasi non ci credevamo!! Cristian aveva risolto tutti i nostri problemi. Quel file conteneva proprio i dati che cercavamo. Chiedemmo a Cristian se era disposto ad aiutarci nel nostro progetto e fu così che portammo avanti il lavoro in tre. Il data base di Cristian conteneva diversi errori dovuti al fatto che inizialmente lui considerava che Clerville si trovasse nel Rennert, equivoco nato dal fatto che nella prima cartina apparsa sul n. 22 della prima serie, vicino al Beglait vi comparisse solo il Rennert ipotesi confermata dall’albo “La lunga fuga” nel quale viene mostrato al lettore che Diabolik ed Altea, entrano nello Stato di Clerville passando il confine a piedi. A questo punto il lavoro principale è stato quello di completare l’elenco delle località, andando a cercare quelle che Cristian non era riuscito a trovare e apportando le dovute correzioni. Fatto questo non ci è rimasto che inserire le varie località nella cartina,  modificarla in quei punti dove certe caratteristiche di alcune località trovate lo richiedevano. Dopo quest’ultimo lavoro abbiamo organizzato un incontro a Milano col nostro direttore, il quale dopo averci offerto un ottimo pranzo ha preso visione del lavoro fino ad oggi svolto.

A questo punto lascio proseguire la descrizione di Cristian dopo aver concordato con lui quali erano importanti da raccontare:

 

 

Avventura Cartina   vista da Cristian Rendina

 

Leggendo Diabolik, da anni appuntavo i vari luoghi che comparivano nella speranza di chiarirmi un po’ le idee sulla conformazione dello Stato di Clerville. Volevo in pratica ricostruire una carta dello stato. Credevo infatti che all’Astorina venisse seguita almeno approssimativamente una cartina ma, scoperto che non era così, abbandonai l’idea di disegnare una carta a causa delle troppe incognite arbitrarie. Continuai comunque a catalogare le informazioni degli albi man mano che li leggevo e, quando lessi del progetto di realizzare la cartina, proposto in lista, pensai di aiutare mettendo a disposizione le informazioni che avevo raccolto. Augurai buona fortuna ai due fan addetti alla realizzazione, sapendo che il lavoro da fare sarebbe stato veramente oneroso. Mi chiesero però se ero disposto ad aiutarli e così finii anch’io in quest’avventura!

 

Devo dire che, a volte, cercando di disporre le varie località in posizioni plausibili, e cercando di garantire una coerenza tra gli albi in gioco ed i paesi adiacenti, mi è parso di costruire una di quelle città fortezza esistenti in Cina, che si reggono solo su incastri senza ausilio alcuno di chiodi e viti.

Il lavoro a volte è stato infatti un po’ faticoso, ma sempre stimolante e molto divertente. Nonostante alcune difficoltà di ubicazione di alcune località e alcune piccole incongruenze, ineliminabili poichè per lungo tempo l’assenza di una carta ha lasciato totalmente libera la fantasia di sceneggiatori e disegnatori, io mi ritengo molto soddisfatto del risultato che abbiamo raggiunto a lavoro terminato.

 

La mia speranza è che nel leggere un albo visionando la cartina, il lettore provi un piacere nuovo nella lettura come è capitato a me.

 

 

Problemi incontrati

 

Problema Ghenf

Il posizionamento della città di Ghenf è stato uno dei primi problemi affrontati. La distanza da Clerville era un ostacolo da superare poichè a volte essa varia negli albi. In alcuni casi passa da un piccolo viaggio in aereo al “poco dopo” o mezz’ora d’auto. Nella maggioranza dei casi comunque la distanza di aggira sulle due ore, così abbiamo utilizzato questo dato che è comunque suscettibile di variazioni a seconda delle condizioni del traffico o dei lavori in corso. Non ci credete? Nel n° 21 anno IX (n°175 R) a pag. 50 si dice che ci sono sempre lavori ed interruzioni sull’autostrada Clerville-Ghenf. Inoltre è possibile raggiungere Ghenf da Clerville con la statale o la provinciale e questo cambia ulteriormente il tempo di percorrenza.

A causa di problemi con i dati raccolti riguardo alla direzione del mare rispetto alla città, è stato deciso di posizionarla su un promontorio. Nulla vieta di pensare che la città si estenda anche sui margini del promontorio e ciò rende ogni direzione del mare rispetto alla costa, coerente a quelle citate negli albi.

 

Problema dell’ambientazione dei primi 22 albi

Altro problema è il fatto che la storia di Diabolik è iniziata nella città di Marsiglia e di conseguenza i primissimi albi erano ambientati in Francia. Fatta eccezione per i primi 4 numeri in cui l’ambientazione è senza dubbio francese, dal quinto al ventiduesimo, è arbitrario pensare che i fatti si svolgano in Francia o nello Stato di Clerville. Dal n° 23 invece, compare ufficialmente la città di Clerville. Per la realizzazione della carta abbiamo supposto che dal n° 5 in poi, lo stato in cui si svolgono le vicende sia quello di Clerville. Tale scelta è stata dettata dal fatto di cercare di dare una maggiore coerenza al trasferimento allo Stato di Clerville. Si può infatti ritenere, in questo modo, che i fatti dei primi numeri, avvenuti all’estero, rappresentino un breve periodo in cui Diabolik si sia trovato ad operare in Francia.

 

Aiuto celeste

Data la scarsità di informazioni geografiche, a parte le distanze tra i vari paesi, abbiamo ritenuto utile servirci delle posizioni di sole e della luna per individuare le direzioni cardinali di strade e paesi. Ci rendiamo conto che è una pignoleria (e magari qualcosa ci è anche sfuggito), ma speriamo in questo modo di aver fatto un lavoro il più possibile coerente non solo con le storie, ma anche con i disegni.

 

Collocazione strade

Per una corretta realizzazione della carta, siamo partiti dalla collocazione delle strade citate negli albi. Queste infatti ponevano i limiti più restringenti nelle scelte realizzative nei parametri di scelta del loro tracciato. Abbiamo così posizionato prima le statali, poi le provinciali ed infine le strade minori secondarie. Il tutto partendo dalla carta stradale della Toscana che siamo poi andati a modificare. Anche in questo caso i problemi non sono mancati. Oltre alle varie intersezioni e lunghezze in chilometri da rispettare infatti, la maggioranza di esse, nelle storie, corre verso nord. Ciò si andava scontrando col fatto che a nord di Clerville la zona diventa montuosa. La risoluzione è stata quella di porre le strade in una fascia da nord est a nord ovest della città. In ultimo, siamo passati all’analisi di ponti, cavalcavia ed incroci nel modo più dettagliato di cui siamo stati capaci.

 

Distanza luoghi

Collocate le strade, siamo passati a posizionare i centri abitati. I problemi principali erano tre: i paesi molto vicini a Clerville, quelli molto lontani e quelli siti tra Clerville e Ghenf. Per i paesi vicini a Clerville e per quelli tra Clerville e Ghenf, i problemi derivavano dal fatto che il loro numero era elevatissimo. Ne è conseguita una densità abbastanza elevata che non ci aspettavamo all’inizio del lavoro. Densità che è risultata comunque molto maggiore del previsto per tutta l’estensione del paese.

 

 

 

Per i paesi molto lontani il problema derivava dal fatto che le dimensioni dello stato non sono elevatissime. Partendo dalla carta apparsa per la prima volta nel Grande Diabolik n° 6 (Matrimonio in nero) nell’appendice finale, e dal fatto che conoscevamo essere approssimativamente di 100 km la distanza tra Vallenberg ed Island (Diabolik n° 22 “Il grande ricatto”), lo Stato di Clerville è risultato essere abbastanza piccolo. Si capisce dunque come la presenza di località distanti molte ore d’auto, o da raggiungere in aereo, ci abbia dato qualche problema. La soluzione più valida ci è parsa quella di dividere lo stato con delle montagne (Catena di Roy e Grande catena di Vernan). L’attraversamento (o più precisamente l’aggiramento) di questi monti poteva spiegare abbastanza bene l’elevata distanza temporale di alcune località.

Caso particolarmente sfortunato è quello di Liburg. In due albi diversi si dice chiaramente che dista una volta 600 km ( 11 anno VII) da Clerville e in seguito 200 km (n° 3 anno XVIII) da Clerville. Un paradosso al quale abbiamo posto rimedio con una diabolica astuzia. Si può infatti supporre che tra i due episodi sia stato costruito un tunnel che passi sotto le montagne (rappresentato nella cartina). Ma per far sì che le montagne implichino ancora una barriera per aumentare le distanze, come richiesto per le alte località dietro ad esse, è ipotizzabile che tale tunnel potrebbe essere stato presto chiuso al traffico a causa di un grave incidente avvenuto in esso.

 

Altopiano di Norden

La catena montuosa di Roy ha risolto anche parzialmente il problema della collocazione dell’altopiano di Norden e della città balneare di Vernon. In “Le lacrime della sirena” infatti, per andare da Vernon a Clerville (in aereo) si passa sopra la zona dell’altopiano di Norden. Il fatto che prima non ci fosse una catena montuosa tra queste due città, dava dunque seri problemi al posizionamento dell’altopiano.

 

Galleria subaquea

La collocazione di una galleria subacquea per giungere a Boden non è stata poi impresa facile dal momento che la geometria delle strade deve motivare la scelta di un tale percorso per un trasporto di valori.

 

Confine Wilburg

Un grosso problema, uno dei pochi a mio parere non totalmente risolti, è quello del confine tra lo stato di Clerville e quello di Wilburg. Nell’episodio in cui compare questo stato infatti (“Nella camera a gas”), appare una carta geografica in cui è visibile il confine dello stato e le indicazioni cardinali relative. Ciò ci ha obbligati a porre lo stato a sud di quello di Clerville e a modificare la conformazione della cartina iniziale. Cosa che tra l’altro si è rivelata molto utile (fondamentale) per la risoluzione di problemi di cui parlerò tra un attimo. Il problema di questa scelta obbligata sta secondo me nel fatto che nell’albo di Wilburg, Ginko arriva sul luogo del colpo di Diabolik praticamente immediatamente, cosa che sarebbe impossibile vista la distanza da Clerville. L’unica soluzione sarebbe quella che l’ispettore si trovasse da quelle parti per puro caso. Ma chissà che in futuro, in un flash-back di qualche episodio, la cosa non venga adeguatamente motivata…

 

Balmar, Carmol, Capo Red, Isola delle Palme, ecc…

Come dicevo, il confine del Wilburg è stato la chiave per risolvere il problema legato ad alcune località come Balmar, Carmol, Capo Red, Isola delle Palme, ecc… In esse infatti il sole sorge sul mare, cosa che sarebbe in contrasto con la posizione del mare ad ovest presente in tutte le altre zone dello stato.

 

Curva di Channel

Il problema della curva di Channel era che nell’albo in questione un furgone stava percorrendo la litoranea da Clerville a Ghenf ma, nelle vignette sembrava invece andare verso sud. Ora, poiché Ghenf è a nord di Clerville, la cosa sarebbe stata impossibile. Dunque siamo ricorsi allo stratagemma di modificare la forma della statale 91 che porta da Clerville a Ghenf in modo che avesse l’uscita a nord di Ghenf. Ne consegue che per raggiungere la città bisogna percorrere un tratto di costiera verso sud.

 

Clemon, Friland, Selver ed il Nord. L’ERRORE.

Problema che è risultato insormontabile è quello delle città di Clemon, Friland e Selver. Nel n° 2 anno VII (n° 104 R) compare infatti una carta di Ghenf nei cui dintorni sono collocate queste città a nord ed ovest di essa. Tale requisito era in contrasto con la cartina apparsa nell’appendice del Grande Diabolik n° 6 (Matrimonio in nero) e di conseguenza abbiamo considerato quella carta ruotata di circa 90°.

 

Friland, Selver, Rockfeld, Vilmon, Roden, Calburg, Balliet

Le città sopra citate sono quelle apparse in cartine o indicazioni stradali sparse per gli albi. Poiché sulle carte esse sono le uniche località visibili, abbiamo ritenuto giusto indicarle nella nostra cartina come le città di maggiori dimensioni.

 

Forse all’estero

Poiché le località nello stato di Clerville sono risultate essere molto di più delle aspettative, abbiamo ritenuto giusto non appesantire la carta più del necessario. Di conseguenza, località che dal contesto della storia potevano essere situate all’estero, le abbiamo ritenute come tali e dunque non compaiono.

 

Unioni per nomi di animali, per colori ecc…

Per una questione di ordine abbiamo cercato, ove possibile, di riunire località per assonanza di nome (ES: per colori o per nomi di animali) o caratteristiche (ES: Località turistiche sulla costa nella parte sud della Costa Bianca)

 

Cartun

Un problema notevole è stata la collocazione di Cartun. Nell’episodio in cui compare infatti, si dice che un camion prende una strada che da Clerville porta solo a Cartun (distante 1 ora e sul mare!). La cosa non era facilmente compatibile con la nostra rete stradale ma, se si osserva la statale 8, direi che ce la siamo cavata abbastanza bene!

 

Zenburg e Terland

Le località di Zenburg e Terland hanno una caratteristica peculiare rispetto a tutte le altre. Sono esattamente sul confine (Come Chiasso per intenderci). Ciò deriva dall’esigenza di far concordare albi che le pongono all’estero con altri che le collocano invece nello Stato di Clerville. Ammettiamo che di fronte alla nostra disperazione iniziale, ci ha in questo caso dato la geniale idea il nostro geniale direttore!

In altre circostanze (per fortuna abbastanza rare) è stato invece impossibile associare la stessa località a due città che portavano lo stesso nome. Un caso esemplare è quello della famosa cittadina di Asen. Nel Grande Diabolik n° 4 (“Diabolik e Ginko: tempesta di ricordi”) si evince immediatamente che il carcere della cittadina di Asen in cui Diabolik è stato arrestato per la prima volta, si trova non lontano da Clerville. Dunque Asen è nello Stato di Clerville. Ma nel contempo nel n° 10 anno IX (n° 164) viene detto chiaramente che Asen è una cittadina estera a 7 ore d’auto da Clerville. Chiaramente i due episodi sono in contraddizione e dunque essa non potrà certo essere la stessa cittadina!

 

Strani errori

A sud di Clerville compare lo stato del Banglait. Ci pare molto probabile l’eventualità che dovesse trattarsi dello stato del Beglait (il paese di origine di Altea) ma, forse per un casuale errore di battitura, è nato in quel momento uno stato indipendente. Il Banglait.

Altro errore di battitura da Rennert in Rennart è apparso di recente nell’albo n° 10 anno XLII. In questo caso ci pare però plausibile l’idea/scappatoia che Rennart sia la pronuncia straniera usata dagli abitanti del Rennert per riferirsi al proprio stato.

 

Newsland e Cardex

Davvero singolare è stato il problema della collocazione di Cardex e Newsland. Scambiandoci informazioni relative alla carta ci siamo infatti accorti che alcuni dati non corrispondevano. Mentre Agati affermava che nel n° 11 anno XXI pag. 52 compariva la città di Newsland, io (Cristian) trovavo nello stesso albo ed alla stessa pagina la città di Cardex. Il fatto era che stavo consultando la ristampa di quell’albo (n° 447). Originale e ristampa dunque erano diversi! Rileggendo l’episodio ci siamo accorti che la ristampa correggeva un errore di collocazione presente invece nell’originale. Per far sì che entrambi gli albi si possano leggere (consultando la carta) senza errori di logica, abbiamo posto Cardex e Newsland l’uno a ridosso dell’altro, come se fossero due paesi attaccati.

 

Forma ferrovia a causa di luna per sole, città e chilometraggi

Il lavoro finale è stato quello di disporre la rete ferroviaria. In questo caso i problemi maggiori sono derivati dalla posizione della luna rispetto alla ferrovia. La luna infatti ci ha rivelato spesso informazioni importanti come la direzione cardinale seguita dal treno in un determinato momento. Un esempio in cui la ferrovia doveva andare verso sud per esigenze di distanza, ma la luna diceva invece il contrario, lo si nota facilmente nel tratto ferroviario vicino a Zerland in cui siamo stati costretti a risolvere il problema con un momentaneo cambio di direzione della ferrovia.

 

Cartine utilizzate

La baia                                  n° 15 pag. 100

Montvert                               n°1 anno XLII pag 85;86;87

Vallescura                             n° 6     anno XL         pag. 58

Passo del Gigante                 n° 38   pag. 31

Percorso di 50 km da Isburg a Trebor a Clerville n° 82 pag. 78; 82; 86-87; 92; 97

Ghenf, Friland, Clemon e Selver                                       n° 108 pag. 73; 97

Clerville e dintorni fino a 2-3 ore d’auto                           n° 467 pag. 6; 14; 21

Valleverde e Case Cermi                                                    Grande Dk      n° 2     pag. 109

Stato e città Clerville

     n° 7 anno XXXVIII        pag. 100

     n° 3 anno XXIX   pag. 107;113; 115; 116 (città)

     n° 396 pag. 55; 56 Strade aeroporto di Clerville, che è a mezz’ora d’auto da Clerville

     n° 9 anno XXXVI pag. 66; 67 Compare il fiume con una biforcazione e delle strade

Statale sei per Delburg, provinciale 22, provinciale 34    n° 6     anno XXXI pag. 95; 98

Stato di Clerville e Stato di Wilburg                      n° 12   anno XXXVI pag. 75; 83

Via dei tigli a Ghenf                                                n° 11   anno XXXIX pag. 10 (città)

strada da Clerville a Vallescura                             n° 6     anno XL pag. 58; 60

Port Xeres                                                                n° 12   anno XL         pag. 16-17

Baia Rossa a Ghenf                                                 n° 104 pag. 36

Costa di Ghenf                                                        n° 104 pag. 77; 120

Beglait, Rennert e Clerville (stati, tra il Beglait e lo Stato di Clerville ci sono delle montagne (catena montuosa)) n° 6          Grande Diabolik         pag. XII, XIV

 

 

Inserimenti e tagli

Breve elenco di dati da tener presente nel proseguimento del lavoro:

  1. Nella cartina della città va considerato “Il quartiere degli affari” apparso nello speciale di Eva Kant.
  2. Fare attenzione nella realizzazione delle due cartine (stato e città), che i nomi delle strade e delle località coincidano tra loro.
  3. La Strada Statale 9 deve esser modificata rispetto a quella disegnata da Cristian in quanto attraversa una zona collinare e quindi deve essere più tortuosa
  4. Tenere presente che su indicazione di Mario la casa di Ginko per motivi di sicurezza non verrà segnalata.
  5. Se vogliamo far si che a Ghenf ci sia un alba col sole che sorge sul mare, dovremmo modificare un po’ il suo promontorio, magari creando un golfo con una forma ad uncino.
  6. Va realizzato nuovamente il quadro d’insieme dei cinque stai confinanti e dello stato di Clerville secondo il disegno definitivo, ma tenendo conto di quanto già pubblicato sull’albo n. 22 e sullo speciale “Matrimonio in nero”.
  7. Nell’albo n. 2 a. XIV “Destini paralleli”compare la stazione secondaria di Clerville, quindi per la realizzazione della cartina della città, tener presente che ci devono essere almeno due stazioni

 

 

 

Ipotesi dati politici

Forma istituzionale: repubblica

Superficie : circa 31.000 kmq (dipende dalla scala usata, Mario aveva ipotizzato una superficie più grande di poco di una nostra grande regione).

Popolazione: 13.500.000 ab (può essere??)

Divisione amministrativa: unica regione suddivisa in 9 provincie + Clerville (per es. potrebbero essere Liburg, Selburg, Vernon, Ghenf, Sterland, Randen, Balton, Beckburg).

Capitale: Clerville

Stati confinanti: Repubblica del Beglait, Repubblica del Rennert, Ferland, Repubblica del Banglait, Wilburg.

 

 

Curiosità

 

Tutti i lettori sanno che Ghenf si affaccia sul mare, non tutti sapevano però che si trova su un promontorio. Sapete perché? Ebbene leggendo i vari albi abbiamo rilevato che alcune volte il mare era a sud, altre a nord altre ancora ad ovest o ad est. Per risolvere questo problema abbiamo deciso di posizionare Ghenf su un promontorio. 

La parte meridionale della cartina dello Stato di Clerville, ha subito alcune variazioni rispetto a quanto pubblicato sul n. 22 “Il grande Ricatto” e sullo speciale “Matrimonio in nero”.Queste modifiche si sono rese necessarie, per non stravolgere quanto era stato pubblicato nell’albo n. 86 (dove viene specificato che dal castello di Belmar vengono lanciati dei siluri in direzione sud-est, verso una piattaforma che dista 12 miglia dal castello e che si trova al di fuori delle acque territoriali) e nell’albo n. 12 a. XXXVI (nel quale compare lo stato del Wilburg, uno stato confinante con Clerville, dove Diabolik vi entra sfondando con la sua Jaguar la rete di confine, in particolare lo stato di Clerville si trova ad Ovest rispetto al Wilburg ed il mare è a sud rispetto ad entrambi gli stati). Nell’albo n. 11 a. XXI “Sempre vincente”, a pag 52 viene citata la località di Newsland (località dove il figlio di Augusto Brian se ne andò con sua madre quando i genitori divorziarono). Nelle pagine successive Newsland non viene più citato, al suo posto viene menzionata la località di Cardex. Nella ristampa della collana Diabolik R n. 447, l’errore a pg 52 viene corretto e quindi Newsland sparisce del tutto dall’albo. Noi l’abbiamo voluto ricordare nella cartina inserendolo proprio vicino a Cradex. Nella nostra cartina compare la località montana Picco del Falco, una località che io e Cristian avevamo deciso dove collocare nell’aprile scorso. Io in quei giorni avevo deciso di trascorrere u week end sulla neve e scherzando Cristian mi inviò una email chiedendomi se per caso avevo deciso di andare a sciare a Picco del Falco, gli risposi dicendogli che mi sarei accontentato del monte Cimone, sull’appennino toscano. Arrivato sul posto, la polizia municipale di Sestola mi rilasciò un permesso (quale ospite di un albergo del comprensorio) per l’accesso e la sosta a PIAN DEL FALCO!! Incredibile ma vero!!