Mario Cubbino

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Mario Cubbino (Gorizia14 gennaio 1930 – Rimini2 maggio 2007) è stato un fumettista italiano.

Nasce a Gorizia e trascorre la giovinezza a Vicenza, diplomandosi al liceo scientifico. Appassionato di recitazione (è stato allievo di Sara Chuchill), a vent'anni si trasferisce a Milano dopo la scomparsa del padre.

Esordisce nel settore fumettistico nel 1950 collaborando con Enzo Magni (Ingam) a Pantera Bionda. Nel 1954 è invece la volta diNat del Santa Cruz, disegnato per Tristano Torelli. Per lo stesso editore realizza anche Roy Dallas sui dieci numeri del mensileTotem (1955).

Entrato nello studio di Rinaldo D'Ami, disegna storie di guerra e sentimentali per l'inglese Amalgamated Press (gruppo creato daAlfred Harmsworth nel 1890, cambiato in Fleetway nel 1963, ceduto a Robert Maxwell nel 1987 che la vende a Egmont nel 1991 che ne sfrutta l'uso fino al 2002). Dopo essersi trasferito qualche anno in Inghilterra per collaborare direttamente con la Fleetway, nel 1963 torna in Italia: la sua firma appare sulle tavole dei nuovi episodi di Pecos Bill per l'Edizione Angelo Fasani. Per il mercato francese collabora con le Éditions Lug di Lione dell'editore Marcel Navarro (Rick RossBaroudRoxyTahy TimRod ZeyThe Sea KingBlek) e con Aventures & Voyages dell'editrice Bernardette Ratier (Shirley-Belinda-Pamela per il periodico Mon Journal).

Renzo Barbieri, inventore del tascabile erotico italiano e amico di Cubbino (che tanti anni prima aveva disegnato all'interno de Il Piccolo Sceriffo uno dei suoi primi personaggi, Marilina), quando fonda la Erregi (1966) e successivamente la Edifumetto (1972) affida a Mario tavole e copertine di vari pocket fra cui Al CaponeJunglaZipWallestein e Karzan.

Nel 1966, per Sergio Bonelli Editore, disegna il n. 17 di Zagor, scritto da Guido Nolitta.

Nel 1973 avvia una collaborazione con il Corriere dei ragazzi e poi con Corrier Boy, settimanali per i quali disegna, tra l'altro, episodi delle serie Fumetti della realtà su testi di Mino MilaniL'Ombra su testi di Alfredo Castelli ed Edge su testi di Raffaele D'Argenzio (alias Ledar).

Mentre inizia ad insegnare disegno alla Scuola del Castello di Milano, nel 1976 realizza le copertine di Bliz (Casa Editrice Universo) fin dal primo numero. Per la stessa rivista disegna varie serie, come Doting Doug su testi di Claudio Cicogna e Graziano Cicogna.

Nel 1976 realizza a matita il n. 15 (318) di Diabolik, intitolato Lo strangolatore (chine di Franco Paludetti). Pur trattandosi di un episodio sporadico, questa collborazione con l'Astorina non resterà un caso isolato: nel 1994 Cubbino ritorna infatti all'eroe nero delle sorelle Angela Giussani e Luciana Giussani nel ruolo di inchiostratore. Inizia con Realtà simulata (n. 1, matite di Sergio Zaniboni) per poi proseguire fino al 1998, quando abbandona il tavolo da disegno per problemi di vista e di salute. Il suo ultimo episodio è Gli occhi di Sushima (n. 11, matite di Giancarlo Tenenti).

Muore a Rimini nel 2007 dopo dieci anni di malattia, assistito dalla moglie Carla Marchini.